Santa Mafia
Da Palermo a Duisburg: Sangue, Affari, Politica e Devozione
Nuovi Mondi
Prefazione di VINCENZO MACRÌ,
Procuratore nazionale antimafia aggiunto
Ed. Nuovi Mondi – In libreria da metà settembre 2009
320 pagg. – cm 14 x 21, brossurato – € 19,50
Isbn 9788889091654
Oltre 50.000 copie vendute in Germania (Droemer)
Di recente o prossima pubblicazione anche in:
Usa (Grove Atlantic)
Spagna (Grupo Planeta)
Olanda (Lebowski Publishers)
Rep. Ceca (Euromedia)
Polonia (Olimp Media)
Ungheria (Melotrade/Partvonal)
“La mafia non è un problema esclusivamente italiano. Il mio intento era rendere chiaro che la mafia non è un affare di coppole e di realtà arretrate del sud Italia, ma un problema europeo”.
Petra Reski
Duisburg, agosto 2007. Davanti al ristorante Da Bruno vengono ritrovati i cadaveri di sei uomini, tutti calabresi, crivellati da 70 proiettili. Sarà chiamata la Strage di Ferragosto: il primo segno evidente della penetrazione delle mafie italiane nel mondo, della lenta ma inarrestabile colonizzazione portata avanti dai “cafoni” in Francia, Spagna e Germania. Ed è proprio qui, nel cuore produttivo d’Europa, che la mafia ha da tempo indirizzato i propri traffici, non solo per farli fruttare ma soprattutto per “ripulirli”: alberghi, pizzerie, ristoranti di lusso ma anche conti correntie finanziarie.
Il libro di Petra Reski è un lungo viaggio di ritorno da Palermo a Duisburg. La ricostruzione di un mosaico di luoghi, persone e vicende che parte dalla Sicilia e sale seguendo le rotte della criminalità: Calabria, Campania, su fino al ricco nord-est. E poi ancora Oltralpe, nella suaGermania, terra di elezione della mafia, dove non esiste il reato di associazione mafiosa e non sono ammessi l’uso intensivo delle intercettazioni e la confisca dei beni.
Il racconto prende dunque avvio da Palermo, dove l’autrice incontra la famosa fotografa Letizia Battaglia e sua figlia Shobha. Il viaggio di Petra si rivela, fin dall’atterraggio all’aeroportoFalcone-Borsellino, come una rimeditazione di tutti i personaggi e le storie conosciute direttamente e indirettamente dalla giornalista nei suoi vent’anni di lavoro come corrispondente sulla criminalità organizzata italiana. Un percorso in cui ogni luogo porta con sé un personaggio, una vicenda politica o di cronaca, un’atmosfera rivissuta con coinvolgente piglio narrativo in 16 capitoli (più un epilogo) che vanno dall’incontro col pentito Marcello Fava al camorrista (e agente di cantanti neomelodici partenopei) Carmine Sarno, al superboss Matteo Messina Denaro, passando per la ricostruzione di ambienti mafiosi come Corleone e quello, meno noto, in cui si èperpetrata la strage di Duisburg.
Petra Reski non risparmia nomi e cognomi dei boss e dei loro referenti e protettori politici, descrive i meccanismi del riciclaggio riportando le inchieste fatte in Italia e le testimonianze dei magistrati che da anni sono impegnati nella lotta alle mafie.
Nell’edizione originale il libro è uscito censurato per volontà dell’autorità giudiziaria tedesca, intervenuta su richiesta di alcuni personaggi i cui nomi sono ben noti perché figurano nelle informative di polizia (sia italiane che tedesche), nei documenti giudiziari, in numerosi resoconti giornalistici. Tuttavia, di loro non si può parlare in un libro; la gente deve continuare a ignorare il problema. L’edizione italiana poteva scegliere di eliminare queste parti del testo; invece ha decisodi riportare le medesime righe nere sulle parole che sono costate a Petra Reski intimidazioni eminacce. Perché il lettore abbia una chiara immagine del bavaglio con cui il potere cerca costantemente di ridurre al silenzio il giornalismo più coraggioso.
Casa Editrice: Nuovi Mondi
Pagina: 320
Data di Pubblicazione : In libreria da metà settembre 2009
ISBN: 9788889091654
Prtezzo: EUR 19,5o
Media
“Se andiamo avanti così in pochi anni la ‘ndrangheta si mangia la Germania”. Petra Reski ha i titoli per dirlo: da vent’anni scrive articoli sulle cosche. Ora però il suo ultimo libro è diventatoun caso. Scomodo anche per lei.“
Io Donna, Corriere della Sera
“Petra descrive gli affari dei mammasantissima della ‘ndrangheta in Italia e nel suo paese: alberghi, pizzerie, strutture di lusso ma anche finanziarie, conti correnti e investimenti. Fa nomi e cognomi dei boss e dei loro referenti e protettori politici, descrive i raffinati meccanismi del riciclaggio raccogliendo inchieste fatte in Italia e il parere di magistrati che da anni sonoimpegnati sul difficile fronte della lotta alla mafia finanziaria.“
L’Unità
„Germania: che bel posto per la mafia“
Avvenire.it
Rassegna stampa online
16. 12. 2008 La Stampa
26. 11. 2008 Unita
29. 10. 2008 Affaritaliani
27. 03. 2009 Beppe Grillo
01. 04. 2009 Liberainformazione
30. 03. 2009 ELSA & Legalità
03. 04. 2009 Megachip
04. 11. 2008 Goethe Institut Italien
08. 04. 2009 Gruppo3p
30. 03. 2009 Disinformazione Politica
30. 03. 2009 Laura Gravini
02. 04. 2009 Quattro Colonne
02. 04. 2009 Articolo21
02. 04. 2009 Antimafia Duemila
02. 04. 2009 Peace reporter
01. 04. 2009 Avvenire
01. 04. 2009 Rainnews24
Biografia Petra Reski
Petra Reski è nata in Germania, nella regione della Ruhr, ha studiato a Trier, Münster e Parigi e si è laureata in letteratura francese, scienze politiche e sociologia. Ha vinto il concorso della scuola di giornalismo diAmburgo, la prestigiosa “Henri-Nannen-Schule” e ha iniziato la sua carriera al servizio estero del settimanale Stern. Attualmente è corrispondente culturale di Die Zeit e per varie testate tedesche, mensili e settimanali, tra cui Geo, Focus, Merian e autrice di vari libri. Arrivata in Italia nel 1989 per scrivere un reportage sulla primavera a Palermo, decide di rimanervi “per comprendere quelle che sono le contraddizioni di questaterra anche attraverso la mafia“. Da allora non ha mai più smesso di occuparsene.
In Germania è stata eletta Miglior Giornalista del 2008 nella categoria“reporter” proprio a seguito della pubblicazione di questo libro. In Italia,per il suo impegno “al servizio dei grandi valori del giornalismo”, ha ricevuto a Nocera Inferiore il Premio Civitas 2009 da partedell’associazione ANDE, che premia donne che si sono distinte per il loro impegno nella lotta alla mafia e l’Amalfi Coast Media Award, il premiointernazionale del giornalismo. Il suo sito è www.petrareski.com.