SÌ!

Un po‘ di chiarezza sul voto di ieri: Il Sì ha vinto per la prima volta in 40 anni nell’intero territorio comunale e i risultati eccezionali in Venezia e Laguna ci fanno dire che da oggi nulla potrà più essere come prima.

A Venezia 83,45 per cento per il Sì

I dati sono questi: Il Sì ha vinto nel Comune intero con 66,11 per cento.

A Venezia, detto “centro storico” 83,45 per cento degli elettori si sono espressi per il Sì. E questo è il voto dei diretti interessati (colpiti dall’acqua alta, dal sovraffollamento turistico, dalla svendita dei beni culturali, dalla peste di Airbnb).

Interessante anche il voto di Mestre, recentemente colpito anche da Airbnb e dalla costruzione di alberghi low-cost, dove il Sì vince con 51,25 per cento.

Il No vince in maniera scarsa a Favaro, Chirignago-Zelarino e in modo netto solo a Marghera.

L’affluenza era bassa – ma non giustifica i toni trionfalistici dei politici locali e la loro stampa, ovvero propaganda locale: A Venezia, cioè tra quelli diretti interessati, l’affluenza era 30 per cento, in tutto il comune 20 per cento. Parlare di flop mi sembra inopportuno dato che l’attuale sindaco è stato eletto da 25,5 per cento dei voti sul totale del corpo elettorale. 😎

Successo nonostante terrorismo mediatico

Tenete presente che il quorum imposto dalla Regione non è previsto dalla legge per un referendum consultivo. E aizzare i cittadini a rinunciare al loro diritto di votare, come lo hanno fatto Brugnaro e i tre ex-sindaci di Venezia mi sembra un atteggiamento appropriato per una dittatura. Il fatto che noi abbiamo ottenuto questo risultato nonostante terrorismo mediatico, scorrettezze, atteggiamenti antidemocratici, inganni, bassezze e incapacità da parte di elettori di far valere i diritti democratici – è di per se un miracolo.

Il Sì: Un punto di partenza

Ringrazio tutti che si sono impegnati in questa breve campagna referendaria (breve perché imposto così da Zaia troppo breve campagna elettorale, tanto breve da far sospettare un preciso interesse alla cosa per farla fallire non consentendoci di organizzarci in modo efficace), ho conosciuto un sacco di persone che credono ancora nella democrazia e nella giustizia e questo mi rende felice.

Per noi tutto questo è solo un punto di partenza.