In quell’estate in cui mi innamorai dell’italiano, si raccontava sulle spiagge italiane delle frodi di Bettino Craxi e io pensavo: strano paese, dove anche i bagnini sanno che il capo del partito socialista ruba! Era l’estate del 1989, e io stavo sdraiata sul lettino ad ascoltare il bagnino, che ragionava in maniera cosi imperturbato dei metodi illegali dei socialisti e democristiani di finanziamento al partito, di abuso di potere, di corruzione, di implicazioni con la mafia e complotti di morte, come se si trattasse del prossimo torneo di bocce sulla spiaggia.
Ieri sono tornata sulla stessa spiaggia – e ho pensato: basta sostituire „Craxi“ con „Renzi“ e „socialisti e democristiani“ con „Partito democratico e Forza Italia“ e potrei scrivere la stessa cosa.
Vivo in una trappola del tempo.
Cara Petra,
che bei ricordi. Anch’io sono stata sulla stessa spiaggia ma un anno prima di te. Ho fatto un corso di lingua italiana a Livorno ma visto che era un corso di principianti non avevo ancora capito tutto quello che hai capito tu. In un certo senso era anche un bene. Dopo quando ho fatto un trimestre all’Università qui in Italia le cose erano già cambiate. Sono contenta di aver trovato tuo blog che adesso sto segnalando ai miei amici italiani e non solo.
Un caro saluto c
Das freut mich! Hier auch mehr zum Thema: http://www.petrareski.com/2016/10/10/italiano-per-principianti-renzimania/
tutti cambi perchè nienti cambi „IL GATTOPARDO“