(Traduzione del mio post del 26. febbraio 2013)
Sì, la sinistra italiana ce l’ha fatta di nuovo, è stata una faticaccia, ma è riuscita nuovamente a riportare in vita un B. decaduto, triturato, morto stecchito, tanto che ha ottenuto la maggioranza al Senato. Non gli è riuscito di vincere in Parlamento, ma almeno al Senato, anche se solo con lo scarto del 0,4 per cento. Per raggiungere questo obiettivo, hanno invitato B. in tutti i talk-show possibili e immaginabili, B. la mattina era presente per il caffè e la sera nei notiziari, ha promesso mari e monti, e la sinistra era felice.
Perchè il vero nemico non era certo B., bensì Grillo, il Movimento 5stelle, il movimento del “comico”, “fascista”, “nazista”, “demagogo”, “duce”, “golpista”, “antisemita”, “razzista”, “brigatista”, deriso dall’intera stampa italiana, ad eccezione del quotidiano “Il Fatto”, ridicolizzato e umiliato. E un po’ dovunque gli innumerevoli giornalisti tedeschi hanno precipitosamente definito Grillo, con un “copia-incolla”, come “collerico” e “pagliaccio”, e il Movimento stelle come populista, antieuropeo (con lo scopo di suscitare paura ai tedeschi, intendendo il loro portafoglio) o molto semplicemente come “antipolitico”.
Ora il Movimento 5stelle è diventato il più forte partito in Italia con il 25,4 dei consensi – e ho il sospetto che alcuni editori in Germania si stiano domandando: ma perché da noi nessuno ha letto niente del genere? Ecco che moltissimi fanno dietrofront: i “Populisti” vengono già battezzati con garbo “Movimento di protesta”.
Ora io mi domando: ma dove vivono questi giornalisti? In una palla di vetro? Al telefono con la mamma in Germania? In una sperduta regione del nord est tedesco?
In Italia è appena avvenuto un miracolo: un movimento senza soldi, senza emittenti televisive, senza giornali, senza nulla, è riuscito a diventare il più forte partito – salvando così la reputazione dell’Italia nel mondo. Hanno dimostrato in tal modo che l’Italia non è corrotta, mafiosa e disinteressata, anzi, impegnata, coraggiosa e passionale. Lottare contro la mafia sarebbe populismo? E’ populismo lottare contro i parlamentari pregiudicati?
Bene. Parliamo ora dell’“ingovernabilità”: niente paura l’Italia non sarà ingovernabile. Poichè già da adesso la sinistra si sta dando da fare, come negli ultimi venti anni, nel trovare un accordo per governare assieme a B. La solita grande coalizione. Lo ha già fatto in passato e non intende rinunciare ai propri privilegi. Ah, a proposito, ancora qualcosa sulla legge elettorale, che nessuno riesce a capire ad eccezione dell’Italia (e anche in Italia solo pochi italiani), dove il partito che conquista il 30 percento dei voti, riceve anche il premio di maggioranza in poltrone. Non è assurdo? Questa è l’Italia. Un diritto di voto di cui la sinistra in questo caso ha approfittato. Quindi temo proprio che stiano segando il ramo su cui si sono appena seduti.
E B. per il fatto che in Senato darà una mano alla sinistra approvando in Senato le loro leggi, pretenderà come ricompensa, l’ingresso al Quirinale, come presidente della Repubblica. Fantapolitica? Fantascienza? Vedremo.