Buon Natale, frohe Weihnachten, ein glückliches neues Jahr, buon Anno – und Danke für alles, grazie a tutti
Ein Kommentar
cara Petra,
innanzi tutto grazie, ho appena finito di leggere il tuo libro, Santa Mafia, e come sempre e forse di più in questocaso (perchè chi scrive non è italiano ) trovo agghiacciante la realtà della mafia e delle sue profonde connessioni nel tessuto sociale di tutta Italia e non solo.
oggi leggo su Io Donna o D di repubblica un piccolo articolo che mi ha fatto pensare al tuo libro: si raccontava delle donne di S. Luca che rinascono dalle ceneri per dar vita ad una associazione e fare delle cose affinchè il loro paese non sia solo quello della strage di Duisburg.
per carità, non dubito che l’animatrice di questo centro nato nella villa sequestrata di un boss sia assolutamente trasparente e in buonissima fede, ma il discorso sulle mogli, sorelle, madri che non sono solo le compagne di quelli che si uccidono da tempo e niente hanno a che fare, mi ricorda un capitolo, più capitoli del tuo libro … quelli in cui racconti della precisa presenza delle donne di mafia, mogli, sorelle, madri … e allora mi domando se non sia ancora una volta il tentativo di far passare il concetto che loro non hanno nulla a che fare con gli sporchi affari dei loro uomini….
spero che l’interesse di noi lettori ti abbia in parte ripagato delle difficoltà di pubblicazione e di quelle terribili pagine censurate che mi sono arrivate in faccia come uno schiaffo.
complimenti e auguri
michela
cara Petra,
innanzi tutto grazie, ho appena finito di leggere il tuo libro, Santa Mafia, e come sempre e forse di più in questocaso (perchè chi scrive non è italiano ) trovo agghiacciante la realtà della mafia e delle sue profonde connessioni nel tessuto sociale di tutta Italia e non solo.
oggi leggo su Io Donna o D di repubblica un piccolo articolo che mi ha fatto pensare al tuo libro: si raccontava delle donne di S. Luca che rinascono dalle ceneri per dar vita ad una associazione e fare delle cose affinchè il loro paese non sia solo quello della strage di Duisburg.
per carità, non dubito che l’animatrice di questo centro nato nella villa sequestrata di un boss sia assolutamente trasparente e in buonissima fede, ma il discorso sulle mogli, sorelle, madri che non sono solo le compagne di quelli che si uccidono da tempo e niente hanno a che fare, mi ricorda un capitolo, più capitoli del tuo libro … quelli in cui racconti della precisa presenza delle donne di mafia, mogli, sorelle, madri … e allora mi domando se non sia ancora una volta il tentativo di far passare il concetto che loro non hanno nulla a che fare con gli sporchi affari dei loro uomini….
spero che l’interesse di noi lettori ti abbia in parte ripagato delle difficoltà di pubblicazione e di quelle terribili pagine censurate che mi sono arrivate in faccia come uno schiaffo.
complimenti e auguri
michela